Il turismo costituisce uno dei più rilevanti comparti economici a livello mondiale, in termini di produzione di reddito e di opportunità di lavoro; il turismo è fortemente intrecciato con altri comparti come l’agricoltura, il trasporto, l’artigianato, le costruzioni.

Presentato nei paesi del Sud del Mondo come un possibile motore di sviluppo economico e sociale, il turismo ha però spesso deluso le aspettative; i ricavi generati restano per la quasi totalità nelle tasche di investitori stranieri, a vantaggio delle popolazioni locali rimangono in genere le briciole. Si tratta del fenomeno chiamato leakage, la perdita di guadagno, che può raggiungere percentuali altissime sulla  spesa sostenuta dal turista. In aggiunta, il turismo ha spesso portato con sé fenomeni pesantemente negativi, come il mancato rispetto dell’ambiente, la banalizzazione e la folclorizzazione della cultura locale, lo stravolgimento della vita locale, la prostituzione anche minorile.

Tuttavia un altro turismo è possibile, il turismo sostenibile e responsabile, che pone al centro gli interessi e le aspettative della popolazione locale anche in termini di partecipazione ai processi decisionali relativi allo sviluppo del settore; che offre ai locali la possibilità di intraprendere attività imprenditoriali o di lavorare come dipendenti in forme corrette e soddisfacenti; che rispetta l’ambiente naturale e la cultura locale ( il patrimonio artistico monumentale ma anche le tradizioni, le credenze, le religioni, gli stili di vita); che favorisce l’incontro fra residenti ed ospiti creando un contesto di rispetto reciproco, di sicurezza e di socialità.

La cooperazione può sostenere lo sviluppo di un turismo responsabile attraverso progetti che prevedano fin dall’inizio un forte coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte, l’individuazione condivisa del patrimonio naturalistico e del patrimonio culturale sia tangibile che intangibile suscettibili di valorizzazione, la interrelazione con le produzioni agroalimentari e artigianali locali, lo stimolo alla nascita di imprese 

in grado di fornire i servizi richiesti dal mercato, la formazione professionale degli addetti, l’affiancamento nelle azioni di promozione

La cooperazione deve basarsi su alcune linee:

  1. Ricerca dell’equità anche di genere nella distribuzione delle ricadute economiche e occupazionali, con attenzione anche verso le categorie più fragili, come le persone con disabilità
  2. L’analisi rigorosa del territorio, delle sue reali potenzialità turistiche, dei servizi e delle infrastrutture esistenti, della presenza di potenziali partner locali imprenditoriali e associativi
  3. La conoscenza del quadro normativo vigente e delle politiche turistiche nazionali già in essere 
  4. Il rispetto di principi e buone pratiche di sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale in tutte le realizzazioni e in tutte le attività, con particolare attenzione ai temi dell’uso dell’acqua e dell’energia e della gestione dei rifiuti
  5. La difesa dell’autenticità delle manifestazioni culturali contro i rischi della cd stagedauthenticity o autenticità rappresentata
  6. La considerazione delle minoranze etniche, linguistiche  e religiose come elemento di ricchezza, contro ogni forma di discriminazione
  7. Lo sviluppo delle attività turistiche in aggiunta  e non in sostituzione delle attività economiche preesistenti, per evitare le pesantissime  ripercussioni che possono derivare da epidemie (come purtroppo stiamo vedendo in questi tempi), guerre, terrorismo, catastrofi naturali
  8. La possibile assegnazione di un ruolo agli immigrati in Italia, nella veste di accompagnatori e facilitatori interculturali, in virtù della loro conoscenza sia del paese di destinazione che di quello di provenienza dei turisti; e talvolta anche nella veste di investitori e imprenditori nei loro paesi di origine (migrazione circolare)

Tre domande:

-Il turismo sostenibile e responsabile è uno strumento efficace nelle politiche di cooperazione internazionale tra territori e comunità?  In quale modo? Come migliorare la sua efficacia?

-Quali sono oggi gli ostacoli da superare per le istituzioni nazionali e internazionali nella promozione del turismo sostenibile e responsabile nelle loro politiche di cooperazione? (mancato inserimento tra i settori prioritari? mancanza di linee guida di settore? Altro…)

-Quali buone pratiche di turismo sostenibile e responsabile nello sviluppo comunitario l’Italia dovrebbe proporre nei partenariati internazionali?  

Milano, 26 maggio 2020

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