Evento territoriale associazioni del nord Italia:
Data 6 dicembre 2021 evento in modalità online (trasmetto tramite la pagina facebook degli Stati Generali della Solidarietà e Cooperazione Intenazionale)
Presenti come relatori:
Enzo Bianco – Presidente del Consiglio Nazionale ANCI Antonio Ragonesi – Responsabile Dip. Cooperazione Decentrata ANCI
Stefania Di Campli – Cop Piemonte – Torino
Alfredo Somoza – Presidente Colomba – Milano
Leopoldo Rebellato – Presidente Incontro fra i Popoli – Padova
Pierino Martinelli – Presidente FaRete Trentino – Trento
Sandra D’Onofrio. – Caritas Bolzano
Stefano Comand – Vice Presidente MIssion – Udine
Giuliana Tadiello – Presidente Good Samaritan e La Gabbianella
Alberto Riziero – Presidente JanuaForum Genova
Marco Griffini – Presidente Aibi – Milano
Simona Chiapparo – Consigliere ForumSaD – Cuneo
Modera Vincenzo Curatola per gli Stati Generali
Conclusioni Ivana Borsotto – Presidente Focsiv – per gli Stati Generali
ANCI:
- Deficit da colmare sulle relazioni internazionali (la situazione dell’Afghanistan ci porta a queste considerazioni).
- Dalla cooperazione decentrata ai partenariati tramite la legge.
- Risorse per la cooperazione: vari bandi e diverse partecipazioni di enti locali in tutta Italia.
- Clima di collaborazione tra enti locali, ministeri e società civile e volontariato. Si chiederanno emendamenti che migliorino la capacità di operare sui territori (si chiederà di sostituire nell’art.125 la parola “enti locali” con “enti locali e le associazioni rappresentative degli enti locali”).
- Avvio di un gruppo di lavoro dedicato al partenariato territoriale.
Cop Piemonte:
- Temi affrontati: cooperazione internazionale, questione di genere e comunicazione (come riuscire a comunicare il lavoro della cooperazione piemontese).
- Riflessioni: esigenza fondamentale di aumentare le risorse finanziarie, quanto si riesce a sconfiggere la povertà (obiettivo 1) tramite la cooperazione ma che non sia un tema a parte ma che sia integrato in tutti i ministeri. Sia vista come un modo di relazionarsi alle persone.
- Parità di genere (obiettivo 5) quanto effettivamente riusciamo a sensibilizzare le persone e quanto ancora sia un tema tabù nelle associazioni, enti locali e istituzioni.
- Lavoro dignitoso (obiettivo 8): quanto è possibile trovare una linearità e continuità nel lavoro nelle associazioni.
- Obiettivo 12 – consumo responsabile: dovrebbe essere una premialità nei fondi messi a disposizione se si considera il raggiungimento di questo obiettivo.
- Partnership per raggiungere gli obiettivi: quanto si usa un criterio di equità, sensibilità verso una partnership che rispetta tutti.
Colomba:
- Campagna di comunicazione che ha avuto un notevole riscontro “che mondo sarebbe senza cooperazione” che ha messo al centro la differenza che fa la cooperazione internazionale in Italia e all’estero.
- Quello che non si può fare è delegare la politica di cooperazione a una fondazione bancaria oppure in carico alla società civile, ma non si può paragonare la capacità di coinvolgimento delle associazioni agli enti locali.
Incontro fra i Popoli
- Essere associazioni emancipative che agiscono a fianco, facilitatrici dei processi endogeni dove i beneficiari sono i protagonisti, devono essere accompagnati nei processi di sviluppo.
FaRete
- Le reti sono fondamentali non solo per rappresentanza ma anche come catalizzatori di buone pratiche.
- Chiederci come mai la cooperazione non gode più del consenso di cui godeva anni fa? Come mai non riusciamo a intercettare le modalità dei giovani di fare cooperazione? Sono modalità completamente diverse. Non dobbiamo chiederci perché i giovani non vengono a fare cooperazione nelle associazioni ma chiederci qual è il loro modo di fare cooperazione.
- Sposare l’Agenda come uno strumento principe di cooperazione internazionale.
- Dobbiamo pretendere che La politica estera italiana venga fatta insieme alla cooperazione internazionale e anche che la cooperazione internazionale non sia solo uno strumento per mitigare errori della politica estera italiana.
Caritas Bolzano
- Progetti che nascono da uno studio delle necessità, discusse con i partner locali.
Caritas di Udine
- Durabilità delle relazioni: si fanno i progetti perché ci sono delle relazioni e non vice versa
Januaforum
- Le reti vengono riconosciute ma non aiutate soprattutto riguardo alle risorse economiche
Ai.Bi.
- Buona prassi della CAI: finanzia progetti di cooperazione internazionali per applicare il concetto di sussidiarietà. Il problema è che deve sottostare alla politica estera italiana. Le logiche dei diritti, non sono quelle di uno stato ma patrimonio di tutti.
Umberto Marin
- Nuova ipotesi di cooperazione che lasci da parte vecchia logica di progetto ma basarsi su coprogrammazione
Focsiv
- Le reti sono chiamate a rappresentare il ruolo della cooperazione: necessario fare massa critica di fronte alle istituzioni, ma non si può avere una visione troppo strumentale della rappresentanza: la grande sfida è la capacità di costruire un pensiero propositivo e di focalizzarsi.
- Focalizzare: arrivare a CoOpera con dei punti focali. Pensare da “problema” a “soluzione”.