Tempo di reagire, tempo di sperare

Meno di sei anni fa la riforma della cooperazione allo sviluppo alimentava grandi speranze di cambiamento. Dalla legge 125/2014 il mondo della solidarietà internazionale si aspettava meno burocrazia e centralismo, più partecipazione dai territori, maggiore sensibilità della politica, più apertura e innovazione.
Molte delle nostre organizzazioni avevano contribuito a quel risultato, partecipando al lungo confronto che nel 2008 portò al primo “Forum degli stati generali” e diede di fatto inizio al percorso verso la riforma. “Un mondo più giusto è l’unico mondo possibile” diceva l’appello consegnato allora alle istituzioni, dove si chiedeva una nuova politica che ponesse al centro di ogni progetto la persona e i suoi diritti.
Oggi dobbiamo non solo prendere atto che le speranze sono state in gran parte tradite, ma ci vediamo costretti a fronteggiare campagne sempre più insistenti di delegittimazione – quando non di vera diffamazione – contro le “ONG”.
Campagne che rischiano di gettare discredito non soltanto sulle 23 mila organizzazioni che portano avanti grandi e piccoli progetti nel Sud del mondo, ma su tutto l’impegno sociale del terzo settore italiano.
Per questo è di nuovo giunto il tempo di ritrovarsi e reagire. Il tempo di raccontare il nostro lavoro con orgoglio, con efficacia e con un linguaggio unitario. Il tempo di riaffermare i nostri valori, le nostre idee e le nostre, immutate, speranze.
Per questo avviamo un nuovo cammino verso gli Stati generali della solidarietà e cooperazione internazionale, aperto a tutti coloro che condividono la passione per la pace, la giustizia, la centralità delle persone e la salvaguardia del pianeta: un percorso diffuso sul territorio che culminerà, alla fine del 2020, in un momento
nazionale in cui spiegheremo le nostre proposte e i nostri impegni.
Attraverso un’ampia consultazione della società civile analizzeremo le questioni più attuali della nostra azione alla luce dei profondi cambiamenti avvenuti in questi anni, sia nella comunità italiana che negli assetti geopolitici internazionali.
Denunceremo la crisi del sistema nazionale di cooperazione allo sviluppo, stretto tra scarsità cronica dei fondi e assenza di rapporti e programmazione. Difenderemo con l’orgoglio dei fatti e nella massima trasparenza la reputazione delle nostre organizzazioni. Dimostreremo come rendere i progetti di solidarietà internazionale ancora più efficaci e coerenti con gli Obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile. Proporremo la nostra visione su come l’Italia, confine d’Europa, dovrebbe gestire il tema delle migrazioni.
Auspichiamo in questo percorso il coinvolgimento attivo delle istituzioni nazionali e locali, nonché del Consiglio nazionale della cooperazione allo sviluppo.
L’insieme di idee condivise che metteremo a disposizione entrerà nel vivo della riforma introdotta sei anni fa e costituirà il nostro contributo alla Conferenza pubblica nazionale prevista, in base alla stessa legge 125, nel gennaio 2021.

 

IL COMITATO PROMOTORE
ActionAid – Aitr – Alleanza Cooperative Italiane – Aoi – Caritas Italiana – Cini – CsvNet – Focsiv – ForumSaD – Forum Terzo Settore – La Gabbianella – Link 2007 – Uisp – Vim – AVSI
Informazioni: segreteria@statigeneralicooperazione.it