Reputazione e fiducia

 

La situazione

La correttezza gestionale, la trasparenza e la verificabilità dell’utilizzo delle risorse sono da sempre perseguite dalle piccole e dalle grandi organizzazioni della solidarietà e cooperazione internazionale.

Questa tensione, destinata a mantenersi alta, non è ancora riuscita ad essere comunicata e valorizzata a sufficienza.Sono ancora consistenti dubbi e diffidenze non giustificate dalla qualità e dal valore del nostro intervento, complessivamente osservato. Ne sono una riprova lo spazio e l’impatto che stanno registrando le azioni denigratorie verso il nostro mondo, connesse alle prese di posizione contrarie al flusso di immigrazione nel nostro Paese. 

L’obiettivo 

Occorre rendere conto degli investimenti di attenzioni, di competenze, di tecnologia messe sul campo al fine di garantire trasparenza, coerenza e buona gestione. Ne va della corretta comprensione del nostro profilo operativo e valoriale, della conseguente reputazione che lo accompagna e, più in generale, della dimensione fiduciaria che è alla base del movimento solidale e cooperativistico italiano.

La preoccupazione che genera questa direzione di marcia appare peraltro pertinente sia nel caso vengano considerate le risorse economiche provenienti da fonte pubblica sia – e a maggior ragione – qualora si valutino quelle derivanti da donazioni private.  

Due strade (strettamente connesse tra di loro) attraverso le quali è possibile muoversi in tale direzione richiedono di:

  • acquisire un riferimento documentale comune che racchiuda i principi ed i valori che presiedono l’atto donativo nonché gli impegni che ne discendono in capo a chi lo promuove, a chi lo esprime e chi lo riceve (vedi oltre «Carta della donazione»).
  • assicurare informazioni e documentazioni, allo scopo di rendere puntualmente noto agli interessati quanto accade e come accade (vedi oltre «informazione»);

Quest’ultima modalità è riferibile alle singole organizzazioni e trova, per quelle che operano a livello internazionale, delle particolari peculiarità. La prima modalità accomuna invece tutti gli enti senza scopo di lucro che, nel/dal nostro Paese, perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante attività di interesse generale. 

Un bagaglio concettuale appropriato è un supporto necessario per una puntuale comprensione ma anche al fine di tutelare, per esempio, le differenze tra i significati di termini quali «dono» e «donazione». Al contempo, l’approccio deve mantenere un taglio spiccatamente pragmatico nella logica ed impegnativo negli effetti, affinché risultino sempre evidenti le proposte e le conseguenze auspicate sul piano comportamentale.

Si profila in questa direzione un’alleanza, dai profili anche culturali, che la cooperazione è chiamata ad accogliere, stimolare e supportare. Qui è interessante cogliere, da subito, l’opportunità data dal Giorno del Dono.

Il Giorno del Dono

Previsto della legge n. 110 del 14 luglio 2015,il Giorno del Dono è stato istituito «al fine di offrire ai cittadini l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana, ravvisando in esse una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un’espressione altamente degna di essere riconosciuta e promossa». 

Il Giorno del Dono si celebra ogni anno il 4 di ottobre «affinché l’idea e la pratica del dono siano oggetto di attenzione in tutte le forme che possono assumere e affinché la loro importanza riceva il conforto di approfondimenti culturali e di testimonianze riguardanti le esperienze di impegno libero e gratuito che di fatto si realizzano nella società italiana». Laddove l’indicazione “nella” non va intesa, evidentemente, come una limitazione di natura territoriale.

La Carta della donazione

Riprendendo il tema del riferimento documentale, appare naturale riferirsi alla «Carta della Donazione», il primo codice italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi nel non profit. La prima edizione risale al 1999. L’Istituto Italiano della Donazione (nato proprio in seguito alla definizione della Carta) ha recentemente aperto il cantiere per la rigenerazione del testo, attraverso un percorso a più fasi. 

Si tratta di verificare il grado e la qualità di utilizzo della Carta della Donazione nella versione attuale; di valutarne impianto e contenuto; di coglierne punti di forza, mancanze, contraddizioni; di raccogliere stimoli e indicazioni dalla letteratura e della riflessione sul tema; di intercettare attese e indicazioni presenti tra l’opinione pubblica e le istituzioni, tra i donatori e le organizzazioni riceventi; di pervenire ad un testo lineare, rispondente alle finalità e redatto a misura dei destinatari.

La definizione della nuova Carta sarà dunque preceduta da un primo tempo di preparazione dedicato all’identificazione dell’area tematica e degli aspetti peculiari della nuova Carta. Metodologicamente si opta per un percorso partecipato e plurale, volto a intercettare documentazione, opinioni, attese, indicazione nel mondo delle organizzazioni non profit ma non solo.

Approdo desiderato è documento snello ma completo nei contenuti essenziali, comprensibile ma adeguato terminologicamente rispetto alla materia trattata, impegnativo per chi lo sottoscrive ma realistico negli impegni richiesti.

L’informazione

Gli strumenti attraverso i quali si rende conto sono sempre più sofisticati. Accanto al bilancio economico si è affiancato da tempo quello sociale, arricchito ultimamente dalle valutazioni sull’impatto sociale. Fanno parte ormai di consuetudini affermate le certificazioni e le valutazioni da parte di enti terzi. Specialmente attraverso i siti web, sono accessibili i dati riguardanti le singole organizzazioni circa le finalità istituzionali, gli organi sociali, la programmazione strategica e i singoli progetti.

Se è vero che ogni organizzazione è responsabile delle proprie scelte e delle informazioni che riguardano se stessa, è pur vero che è possibile identificare modelli e trovare strumenti condivisi.

Una ricognizione delle scelte e delle prassi, attualmente riscontrabili, è il primo passo per identificare possibili strategie e conseguenti orientamenti. 

Come affrontare il tema?

È possibile contribuire alla trattazione dei temi sopra riportati con un coinvolgimento più o meno intenso (a seconda delle disponibilità e delle possibilità) ed attraverso le modalità riportate nella scheda allegata.

Nella fase di ricognizione, la singola organizzazione contribuisce assicurando le informazioni in suo possesso, mettendo a disposizione contenuti già acquisiti, rispondendo alle semplici domande appositamente elaborate.

Nella fase di riflessione, la singola organizzazione (dopo aver partecipato alla ricognizione) si coinvolge nella valutazione degli elementi raccolti e nella elaborazione che ne consegue (in vista degli obiettivi stabiliti).

Nel mentre, è possibile assumere da subito alcune decisioni suggerite nelle sezioni della scheda sotto il titolo di «azioni». Una di queste ha ragioni e obiettivi di grande attualità.

Stiamo vivendo un’emergenza che non può essere trascurata. Uno degli effetti della pandemia da Covid-19 è la polarizzazione delle donazioni nel comparto delle associazioni sanitarie. La flessione per il resto delle organizzazioni senza scopo di lucro è rilevantissimo. Il settore della solidarietà e della cooperazione internazionale sta subendo probabilmente la contrazione più consistente. Per poter rappresentare opportunamente lo stato di cose e le conseguenze che ne discendono, risulta essenziale poter contare su informazioni dirette e capillari.

 

PER CONTRIBUIRE ALLA TRATTAZIONE DEL TEMA

REPUTAZIONE E FIDUCIA

Si prevede di sviluppare la parte ricognitiva entro il 20 luglio.

Nella trattazione del tema, è assicurato il supporto dell’Istituto Italiano della Donazione.

GIORNO DEL DONO

 

  • Ricognizione 

 

  1. Rispondo al questionario per sondare il coinvolgimento nella celebrazione del Giorno del dono (link da inserire non appena avremo pronto il questionario)
  2. Segnalo una rappresentazione grafica, una vignetta, un’opera d’arte, il testo di una canzone, un video (breve), un proverbio, uno slogan, che ritengo utili ed efficaci per accompagnare la riflessione sul dono

 

  • Riflessione 

 

  1. Formulo una proposta per celebrare il Giorno del Dono nell’anno corrente, tenuto conto delle condizioni del tutto anomale, dettate dall’emergenza da Covid-19
  2. Formulo una proposta per celebrare il Giorno del Dono in tempo ordinario (proposto da fino ad oggi:http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/donoday/donoday2020)

 

  • Azione 

 

  1. Aderisco al Giorno del Dono 2020 nelle seguenti modalità: inserisco il richiamo al Giorno del Dono nel sito istituzionale, prevedo un approfondimento sul tema (es. durante lo svolgimento degli organi sociali, nella rivista / nel sito), prevedo una iniziativa nelle tre settimane del dono dal 16 settembre al 4 ottobre partecipando al contest dedicato alle ONP: http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/donoday/donoday2020/nonprofit2020

CARTA DELLA DONAZIONE

http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/donoday/donoday2020/attivita/carta-della-donazione

 

  • Ricognizione 

 

  1. Rispondo al questionario fatto per sondare l’utilizzo della Carta della donazione (link)
  2. Metto a disposizione documentazione associativa (disposizioni statuto, previsioni regolamentari, carta etica, testi di approfondimento) sulla materia della Carta della donazione (anche per aspetti che vorrei introdotti)
  3. Segnalo documentazione non associativa (esterna e anche internazionale) sulla materia della Carta della donazione (anche per aspetti che vorrei introdotti)
  4. Segnalo i nominativi di testimoni privilegiati che potrebbero essere utilmente intervisti sull’argomento

 

  • Riflessione 

 

  1. Con riferimento al testo della Carta della donazione, segnalo i passaggi che suggerisco di rivedere (con una nota di motivazione e con eventuali suggerimenti)
  2. Esprimo per esteso le mie attese / indicazioni sulla nuova versione della Carta della donazione (con eventuali proposte) 
  3. Mi rendo disponibile ad essere coinvolto in un seminario tematico sui contenuti della Carta della donazione

INFORMAZIONE

http://www.istitutoitalianodonazione.it/it/conferenzastampa17aprile2020

 

  •  Ricognizione 

 

  1. Segnalo indagini, ricerche che consulto per farmi una idea della situazione del mio settore
  2. Segnalo ambiti a mio avviso non considerati da censimenti e indagini e che, invece, meriterebbero un approfondimento

 

  • Riflessione 

 

  1. Con riferimento al testo dell’ultimo report dell’Osservatorio segnalo i punti più interessanti e le tematiche per me da valorizzare
  2. Segnalo dei partener che potrebbero essere coinvolti perché interessanti nella ricognizione del fenomeno della donazione e del dono

 

  • Azione 

 

  1. Aderisco al monitoraggio dell’Istituto Italiano Donazione sull’andamento delle donazioni e contribuisco alla foto
    1. Rilevo il dato sulle donazioni dal bilancio 2019 (al 30 giugno e al 31 dicembre 2019). 
    2. Rilevo il dato sulle donazioni dal bilancio 2020 (al 30 giugno 2020).